Purtroppo poco conosciuto dai giovani lo scomparso regista Alan Parker

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di Salvo Barbagallo

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Poco conosciuto dai giovani d’oggi (purtroppo) Alan Parker ha rappresentato molto per quanti hanno vissuto intensamente gli Anni Settanta/Ottanta e per quanti nel Cinema trovavano la realtà quotidiana che spesso veniva ignorata, se non nascosta.

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“Fuga di mezzanotte” (“Midnight Express”) del 1978 gli decretò il successo mondiale: presentato  in concorso al 31º Festival di Cannes ricevette sei candidature ai Premi Oscar 1979, aggiudicandosi due statuette per la sceneggiatura di Stone e la colonna sonora di Giorgio Moroder, imponendo all’attenzione internazionale il talento del compositore venuto dalla Val Gardena, da Ortisei, e lanciando l’attore protagonista, Brad Davis, nel mondo della celluloide, premiato per la sua interpretazione con un Golden Globe quale miglior attore debuttante. Di grande attualità se venisse presentato oggi: il film presentava con crudezza i trattamenti che subivano i detenuti nelle prigioni turche e i comportamenti disumani delle guardie che lì operavano. Ma fu soprattutto la musica di Giorgio Moroder che la fece da padrone, riuscendo a creare atmosfere indimenticabili.

Lo spettatore giovane di quegli anni decretò il successo di Alan Parker con “Saranno famosi” (“Fame”) nel 1980 e due anni dopo con Pink Floyd The Wall (Pink Floyd – The Wall). Con “Birdy – Le ali della libertà” (“Birdy”) del 1984 Perker fa conoscere la drammaticità della guerra in Vietnam attraverso le ferite psicologiche dei reduci con gli occhi e i pensieri di un Nicolas Cage, attore fino allora poco conosciuto.

Nel 1987 mette insieme un poker d’assi per il noir “Ascensore per l’inferno” (“Hangel Heart”), Mickey Rourke, Robert De Niro, Lisa Bonet e Charlotte Rampling, e un anno dopo per trattare il delicato tema del razzismo con “Mississippi Burning – Le radici dell’odio” (“Mississippi Burning”) si affida a protagonisti del calibro di Gene Hackman, Willem Dafoe e Frances McDormand. Il film era ispirato a una storia vera, l’assassinio degli attivisti per i diritti civili del Mississippi, avvenuto nella contea di Neshoba, Mississippi, nella notte tra il 21 e 22 giugno 1964, da parte di un gruppo di razzisti, capeggiati dal vice sceriffo e coperti dallo sceriffo.

Una produzione cinematografica, quella di Alan Parker, che non ha perso un colpo, e bisognerebbe ricordare tutte le opere del regista, non ultimo “Evita”  del 1996, quale trasposizione dell’omonimo musical composto da Andrew Lloyd Webber e Tim Rice, che registra una felice interpretazione di Madonna e Antonio Banderas. Ma anche in questo caso – come accaduto in “Fuga di mezzanotte” – elemento portante è la musica di Andrew Lloyd Webber e Tim Rice.

Oltre ai numerosi premi e riconoscimenti conquistati in campo cinematografico, Alan Parker è stato nominato Commendatore dell’Impero Britannico nel 1995 e baronetto nel 2002 dalla Regina Elisabetta II.

In copertina: una scena da "Fuga di mezzanotte", a seguire una scena di "Mississipi burning"
Mississipi burning

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